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martedì 16 ottobre 2007

Voli blu e virate a destra. Un vizio da 300 milioni di euro

Il vizietto dei voli blu è bipartisan, con pesanti virate a destra. Prima dell'Airbus da Gran Premio di Mastella e Rutelli, prima del Falcon in stile famiglia abruzzese di Marini e delle premiere alate di Bertinotti, gli anni della Casa delle libertà per le squadriglie di Stato sono stati logoranti. «Le limitate risorse di velivoli e di personale sono sottoposte ormai da lungo tempo a un carico di lavoro che non è ulteriormente sopportabile», recita il documento di Palazzo Chigi sui voli di stato redatto nel settembre 2006. Nel corso dei due anni precedenti 11 tra Falcon e Airbus più una decina di Piaggio 180 dell'Aeronautica hanno consumato i motori. C’erano poi i viaggi con i cinque Falcon della Cai, la compagnia degli 007. E come se non bastassero le flotte di Stato, si sono noleggiati pacchetti viaggio da Eurofly e dalla squadriglia vip dell’Eni. Infine si è persino ricorso eccezionalmente ai Piaggio in dotazione a Esercito, Protezione civile e Finanza. La campagna elettorale del 2006 sarà ricordata come un incubo negli hangar di Ciampino, con tripli turni di piloti e tecnici per far fronte alle telefonate di Palazzo Chigi. Gettonatissima la rotta Roma-Olbia, per i frequenti soggiorni sardi del premier Silvio Berlusconi e del suo nutrito entourage. È durante questi spostamenti che il Cavaliere ha apprezzato le comodità dell’Airbus presidenziale, con salottini e zona letto silenziata. Un lusso di cui ha sentito la mancanza dopo la sconfitta elettorale, correndo subito ai ripari: ha acquistato un Airbus 319 CJ personale. Non uno a caso, ma lo stesso di Eurofly che veniva affittato a spese del contribuente negli anni del governo.Di sicuro, la bolletta finale dei voli di Stato è scioccante. Nel quinquennio del Cavaliere d’alta quota sono stati bruciati oltre 200 milioni solo per i jet dell’Aeronautica. A questi vanno aggiunti 4 milioni per il noleggio degli aerei di Eni ed Eurofly, una quindicina di milioni per quelli dei servizi segreti e qualche manciata di milioni per le “Ferrari dei cieli” della Piaggio destinate alle escursioni dei sottosegretari. Nell’epoca Prodi si sostiene di avere frenato i decolli nel secondo semestre 2006 e tagliato ancora quest’anno: il conto del 2007 dovrebbe essere di “soli” 28 milioni. Poco, rispetto ai 52 di tre anni fa. Ma alla fine in sette anni dalle tasche degli italiani voleranno via 300 milioni.
“Nel blu dipinto di blu, felici di stare lassù”

Scritto il 08/10/07 alle

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